Sud Italia in moto
06 giugno – 24 giugno 2020
Quest’anno il nostro consueto viaggio in moto all’estero è saltato causa Covid.
Abbiamo ripiegato per un tour nelle regioni italiane del sud, isole comprese, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Il meteo sempre a nostro favore con giornate soleggiate e temperature piacevoli.
Sabato 6 giugno 2020
La partenza causa lavori è slittata alle 15:30. Preparata la moto, caricati i bagagli, ( pochi) si parte. Autostrada del sole fino a Atena Lucana, proseguiamo per Brienza, dove troviamo un Hotel con annesso ristorante per passare la notte. Alla partenza il contachilometri della moto segna km. 297.800.
Domenica 7 giugno
La mattina fatto un giro panoramico per il paese, ci spostiamo a Sasso di Castalda, piccolo borgo Lucano. Dopo aver parcheggiata la moto e fatto un giro nelle viuzze del paese, ci rechiamo nel punto panoramico più alto dove sono installati due ponti tibetani in acciaio. Trattasi del sito “Ponte alla Luna”. Si percorre un percorso ad anello in cui bisogna attraversare i due ponti. Uno di 120 metri e un altro molto più spettacolare di 300 metri. Facciamo i biglietti e insieme ad una guida, forniti di attrezzature adeguata andiamo ad affrontare il percorso. Se soffrite di vertigini ve lo sconsiglio. La guida ci porta poi nel punto panoramico più alto dove ammirare un panorama a 360 gradi della vallata. Durata totale un paio di ore. Risaliti in moto ci prepariamo ad affrontare l’appennino lucano attraversando parecchi paesi: Fossa Cupa,Abriola,Anzi,Corleto,Perticara,Gorgoglione,Cirigliano,Accettura,Garagusa,Salandra,Ferrandina,Craco,Stigliano. Qui ci fermiamo dopo 250 km di strade curvosissime, a tratti molto strette e in mezzo ai magnifici boschi. Frequenti sono state le soste per ammirare i famosi “ Calanchi Lucani”.
Lunedì 8 giugno
Continuiamo il giro “Lucano”, Aliano, Sant’Arcangelo, Valsinni, Tursi, arrivando al mare a Policoro. Passiamo a trovare un nostro amico e dopo averlo velocemente salutato proseguiamo per la statale 106 ionica verso sud. All’altezza di Corigliano Calabro, ci stacchiamo dalla litoranea e puntiamo verso il parco nazionale della Sila. Ci arrampichiamo sulla statale 177 e fatta una sosta al lago di Cecita, arriviamo a Camigliatello Silano. Sosta panino, per poi proseguire sulla “ strada delle vette”, che ti porta nel punto più in alto al rifugio Botte Donato a circa 2000 metri. Siamo in pieno parco. Scendiamo nel versante opposto fino a Lorica. Siamo sul lago Arvo, scendiamo ancora e arriviamo al lago Ampollino, proseguendo per Colosimi. E’ tardi e non riusciamo a trovare una struttura per la notte, optiamo per trasferirci al mare a Falerna Marina, circa 40 km dove booking ci ha trovato un ottimo hotel con ristorante. La giornata finisce qui dopo circa 300 km.
Martedì 10 giugno
Siamo sul mar tirreno e scendiamo verso sud fino a Gioia Tauro per poi deviare verso Taurianova, Cittanova, Gerace, Locri. Ora siamo di nuovo sul mar Ionio, riprendiamo la ss 106 e usciamo all’altezza del paese d San Luca. Da qui parte la strada che attraversa l’Aspromonte da est a ovest. Il nostro obiettivo è il santuario della Madonna dei Polsi. Dopo varie peripezie, incroci sbagliati, informazioni sbagliate, strade sterrate, riusciamo a trovare la strada che ci porta al santuario. Messa piuttosto male, piena di buche, con varie frane lungo il percorso, si snodava scendendo sui fianchi della montagna. Senza protezioni e curve a 180 gradi con fondo scivoloso, Flavia non faceva altro che dire torniamo indietro, ma io la rassicuravo del fatto che arrivati giù al santuario poi diventava tutta bella e asfaltata. Arrivati in fondo troviamo il Santuario chiuso. Deserto. Non una persona. Facciamo un giro a piedi e ci rimettiamo in moto per proseguire, ma fatti un centinaio di metri l’asfalto lasciva il posto ad una sterrata molto disconnessa. Ad un certo punto finiva in un fosso in cui passava l’acqua di un torrente. Flavia scesa dalla moto prosegue a piedi, io con la moto carica ho sudato sette camice per arrivare al punto asfaltato a circa 4 km. Scendiamo sul lato mar tirreno e raggiunta Villa San Giovanni ci imbarchiamo sul traghetto che in mezz’ora ci sbarca a Messina. Tramite ss 113 siamo a Villafranca, proseguendo per Milazzo dove ci fermiamo per la notte. Anche oggi percorsi circa 300 km molto impegnativi.
Mercoledì 10 giugno
Attraversiamo Barcellona di Gotto, deviamo per la ss 185 fino a Francavilla di Sicilia, proseguendo sulla ss121. Randazzo, Bronte, Adrano, Regalbuto, Leonforte, Villarosa, Santa Caterina, Serradifalco, Agrigento, Porto Empedocle. Qui facciamo il biglietto per imbarcarci direzione isola di Lampedusa. Il traghetto parte alle ore 23:00 quasi vuoto. Di moto c’era solo la nostra. Percorsi 300 km circa.
Giovedì 11 giugno
Alle nove in punto il traghetto attracca al porto di Lampedusa. Dopo una bella colazione al bar di playa le palme, andiamo verso il b&b prenotato dove troviamo ad accoglierci Francesca la proprietaria. Lasciamo i bagagli e iniziamo l’esplorazione dell’isola. Prima tappa cala pulcino. Solo 4 km tra andata e ritorno separano il parcheggio della moto dalla graziosa spiaggia. Ci spostiamo poi alla celeberrima “ spiaggia dei conigli”. Mare e spiaggia caraibica. Causa covid solo una decina di isolani e noi. Il pomeriggio vola tra un bagno e una passeggiata. Dopo aver visto il sole posarsi sull’acqua torniamo alla nostra casetta.
Venerdì 12 giugno
Stamattina lasciamo la moto al porto e ci imbarchiamo per l’isola di linosa. L’aliscafo impiega 40 minuti a portarci la. Dalla banchina al centro del paese sono 500 metri. Scarpe da trekking, zainetto, cappellino. Acquistati in un alimentari 2 panini, ci incamminiamo per la visita della piccola isola vulcanica. Eravamo gli unici turisti. Iniziamo nell’arrampicarci per il sentiero che porta a monte vulcano. Qui panorama a 360° sull’isola. Proseguiamo per Faraglioni di Linosa, Piscina naturale, monte rosso, e ritorno al porto. Praticamente abbiamo girato tutta l’isola a piedi. Percorsi più di 20 km. Alle diciotto prendiamo l’aliscafo che ci riporta a Lamapedusa.
Sabato13, Domenica 14, lunedì 15 giugno
In questi tre giorni abbiamo visitato l’isola. Ci spostavamo sia in moto sia a piedi. Abbiamo fatto qualche pomeriggio di mare. Spiaggia della Guitgia, cala croce, cala greca, capo ponente, Porta di Lampedusa, cala Francese, grotta bue marino, cala pisano, albero sole, senza tralasciare ristorantini vari.
Martedì 16 giugno
Il traghetto che ci riporta in terraferma parte alle 11,15. Alle 20:30 sbarchiamo a Porto Empedocle, e di corsa prendiamo direzione porto di Trapani dove alle 23:00 parte il traghetto che ci porta all’isola di Pantelleria. Arrivati al porto riusciamo con fortuna a trovare il posto per la moto e la nostra cabina. Partenza in perfetto orario.
Mercoledì 17 giugno
Lo sbarco a Pantelleria avviene alle 06:30. Dopo colazione iniziamo il tour dell’isola percorrendo il periplo completo. L’Arco dell’elefante, e il lago di Venere sono due tappe obbligatorie. Saliamo sulla montagna grande, dove il panorama è meraviglioso. Distese di passito e capperi la fanno da padrone. Scendiamo nella Grotta dei briganti. Torniamo giù al paese in cerca di una stanza e un ristorantino.
Giovedì 18 giugno
Stamattina rifacciamo il periplo dell’isola al contrario, fermandoci nei punti più caratteristici. Un giro nelle viuzze del paese e poi alle dodici siamo all’imbarco, ma causa covid, imbarcano solo la moto, ma non c’è posto per noi. Ci dicono di prendere l’aliscafo delle sedici che arriva a Trapani alla stessa ora del traghetto con la moto. Passiamo il pomeriggio su una spiaggetta limitrofa. Alle sedici ci imbarchiamo. Alle diciannove siamo a Trapani, e andiamo a recuperare la moto nella banchina al lato opposto del nostro. Prendiamo alloggio in centro storico.
Venerdì 19 giugno
Andiamo a visitare il centro storico della città, dopodiché percorriamo tutta la strada costiera fino alla riserva del monte Cofano, poi raggiungiamo San Vito lo Capo dove poco più avanti parcheggiamo la moto e ci incamminiamo per lo stradello della riserva dello zingaro. Torniamo indietro e puntiamo su Castellammare del Golfo ma non trovando nulla da dormire optiamo per Alcamo. Un grazioso b&b ci accoglie con seguito di cena a base di pesce.
Sabato 20 giugno
Costeggiamo tutta la linea di costa fermandoci a isola delle femmine, e poi a Mondello nell’affollatissima spiaggia. Entriamo a Palermo e subito al santuario di santa Rosalia sul monte Pellegrino. Anche qui panorama mozzafiato sulla città. Scendiamo e trovato un hotel centrale, ci incamminiamo per il centro storico di Palermo. Finale in ristorante nostrano.
Domenica 21 giugno
Oggi vogliamo tornare a Monreale dove siamo già stati alcuni anni fa. Sempre uno spettacolo la basilica. Proseguo per piana degli albanesi e San Giuseppe Jato. Torniamo verso il mare a Bagheria e percorrendo la linea di costa Termini Imerese, Cefalù, Santo Stefano di Camastra, Sant’ Agata Militello, andiamo ad albergare a Capo D’Orlando.
Lunedi 22 giugno
Proseguiamo per Tindari con visita al santuario della Madonna nera, poi Messina dove ritraghettiamo per la Calabria. Ci fermiamo a Scilla, punto panoramicissimo dove pranziamo. Continuando sulla ss18 Bagnara Calabra, Gioia Tauro, Vibo Valentia, Sant’Eufemia e Falerna Marina dove dormiamo nello stesso hotel dell’andata.
Martedì 23 giugno
Sempre seguendo la ss 18 passiamo ad Amantea, Paola, Diamante, Scale, Praia a mare, Maratea, Sapri, Policastro, Vallo della Lucania, Battipaglia, approdando a Vietri sul mare. Albergo con ristorante in terrazza vista costiera. Romantico.
Mercoledì 24 giugno
Ancora costiera amalfitana, deviando e poi riscendendo a Maiori, Tramonti, Corbara, Sambuco, Ravello, Amalfi, Praiano, Positano, Sant’ Agata, Sorrento, Vico Equense, Castellammare. Qui tramite autostrada alle diciannove siamo a casa.
Bellissimo viaggio tutto Italiano. Meteo sempre dalla nostra parte. Sole e temperature umane. La cosa più bella è stata che essendo appena usciti dalla prima fase del covid, di turisti in giro non ce n’erano. Alberghi vuoti, ristorati vuoti, traghetti vuoti, siti turistici e spiagge vuote. Lunghi tratti di strade specialmente in Basilicata e Calabria ma anche in all’intero della Sicilia senza incontrare alcun veicolo. Le isole di Lampedusa e Pantelleria nostre al cento per cento. La moto nonostante i circa 3000 km di percorrenza del tour non ha mostrato alcun problema. Contachilometri segna km.301.000. Gli abitanti del sud sempre gentili e ospitali. Moto lasciata spesso fuori la notte o nei parcheggi mai avuto problemi. Noi già con la testa immersa nella programmazione del prossimo viaggio.
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