I nostri passi appenninici. 26-27 giugno 2018

Ciao a tutti, lascio il report e alcune foto, dell’uscita fatta con il mio amico Antonio  del 26/27 giugno 2018 .

Era qualche tempo che mi chiedeva di accompagnarlo a percorrere i passi appenninici tosco-emiliani.

Ci diamo appuntamento all’uscita Flaminia direzione Terni , al primo benzinaio dopo il tunnel, e dopo un’attesa di 15 minuti lo chiamo e come da copione ha sbagliato area. Ci ricongiungiamo, e via su per la sessa strada  a velocità allegrotta. Traffico scarso, Riano, Rignano, Civita Castellana,Otricoli e prima di arrivare a Narni giro di 180° e prendiamo per Orte. Da qui tramite la sp8 raggiungiamo Amelia, poi Guardea,  Baschi , Orvieto, la famosissima “ millecurve “ fino a Colonnetta di Prodo, per poi deviare sulla ss.317 per Marsciano. Pausa benzina e colazione dopo circa 200 km, forse più. Recuperato le energie, ci portiamo sulla E45 che in modo rapido ci porta a Citta di Castello, dove inizia il vero e proprio tour appenninico.

Imboccato la ss. 257 valichiamo il primo passo “ bocca seriola”, Apecchio, Sant’Angelo in Vado, e tornando indietro vogliamo affrontare “ Bocca Trabaria”, ma a Borgo Pace  ci dicono che la strada è chiusa per una frana, quindi direzione Sestino. Affrontiamo il “ passo della spugna” a velocità ridottissima, in quanto per alcuni km è sterrato. A Badia Tebalda siamo sulla 258  che scollina sul “ Passo di Viamaggio”. Anche qui traffico zero e curva dopo curva il paesaggio è davvero spettacolare. Ad un tornante c’è uno slargo per ammirare dall’alto il lago di Montedoglio formato dal fiume Tevere. Riprendiamo per Formole e dopo Pieve s. Stefano. Da qui la sp 208 ci aspetta con curve da strisciare i cilindri. Ancora è presente un gonfiabile che delimitava la partenza di una gara in salita svolta due giorni prima. Passiamo al “valico dello Spino” carichi di adrenalina, piccolo stop per foto e via  a Bibbiena. Dopo un piccolo tratto urbano arrivati a Poppi è la volta della sr 70 ovvero “Passo della Consuma”. Troviamo un bar sulla strada che ci fa un tagliere di salumi e formaggi. Spuntino veloce e via. Asfalto che sembra cartavetrata, traffico ridottissimo  saliamo con gas a manetta. Piccolo pit stop benzina e dopo Rufina a destra si va per il “ Valico Croce a Mori”. Lo percorriamo sino al valico per poi tornare indietro e prendere direzione Dicomano. E’ qui che ha inizio la ss. 67, quella del “Passo del Muraglione”. Anche qui data la giornata feriale di moto ne vediamo pochissime. Dopo le infinite curve a gomito arriviamo al famoso Muraglione per una sosta e contiamo 4-5 moto parcheggiate. Superlativa la salita. La discesa altrettanto ci porta a San Benedetto d’Alpe. Imbocchiamo una strada in mezzo ai boschi stretta e tortuosa, Passo della Peschiera, e Passo dell’Eremo  ci riportano a valle. Da Marradi tramite Passo  Carnevale, e strada tortuosissima siamo a Palazzolo sul Senio. Ci aspettano il Passo della Sambuca, e a seguire Passo della Colla. Li affrontiamo con decisione ubriacandoci di curve prima di tornare in sede cittadina a Borgo San Lorenzo. San Piero a Sieve e poi direzione Scarperia e ritorno per sostare sul “ Passo del Gioco”. Tornati indietro guardiamo l’orologio e si è fatto tardi. A Barberino troviamo un agriturismo con annesso ristorante. Si può fare. Camera 60 euro, cena a base di tagliata fiorentina. I km di oggi sono stati oltre 700. Le curve ….non le ho contate. La stanchezza prende il sopravvento.

L’indomani freschi come una rosa…. Si riparte per la sr 65 fino a valica il “ Passo della Futa”, proseguiamo per il “ Passo della Raticosa” per poi riportarci verso Firenzuola. Da qui siamo sulla ss 610, bellissima strada di fondovalle, ma all’altezza di Coniale, risaliamo per il “ Valico del Paretaio” che ci riporta a Palazzuolo sul Senio. Altra strada stretta e tortuosissima ma sempre divertente. Da Palazzolo tramite giro largo, Riolo Terme, Brisighella, Modigliana, Rocca San Casciano. Affrontiamo il “ Valico di Centoforche”, Galeata, Santa Sofia, “ Passo del Carnaio”, “ Passo dei Mandrioli ”. Badia Prataglia, dove ci fermiamo per uno  spuntino, poi  Camaldoli , Poppi. I passi sono finiti, ma la strada da fare per tornare a casa ancora no. Bibbiena ,SR 71, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Castiglion del Lago, Citta della Pieve, Ficulle , Orvieto. Che spasso la 71. A Orvieto dopo una sosta benzina, decidiamo di percorrere gli ultimi km sull’autostrada fino a casa. Percorsi oggi 600 km. Che dire di questo piccolo ma intenso tour. Bellissimo. Motociclisticamente parlando da sballo. Essendo in due portavamo un ritmo alto, ma sempre in sicurezza. Nessun problema . Solamente un automobilista distratto che cammina sulla mezzeria mi ha colpito con lo specchio il paramano a velocità ridotta. Il suo specchio rotto è caduto sulla mia corsia, ma lui voleva avere ragione a tutti i costi. Alla fine si è convinto ed è andato via. Un consiglio: non andateci nei week-end che troverete i soliti incoscienti a gareggiare sui tornanti appenninici. In questi due giorni traffico quasi inesistente, temperature ottime, giornate soleggiate. Prendete questo piccolo report come spunto per passare due giorni di moto in libertà. Ciao a tutti.

Per vedere le foto clicca QUI:

Santuario della trinità in moto.

Report dell’uscita in moto verso il Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra.

Domenica 16 luglio 2017

Stamattina siamo usciti tardi per fare un giro domenicale, ma senza una meta precisa. Chiaramente verso i monti a trovare la frescura. Capranica Prenestina, Pisoniano, Gerano, Subiaco,Arsoli, Carsoli. A quel punto mi viene l’idea di andare al Santuario della Trinità, ma la strada è lunga e allora dico a Flavia.: conosco una scorciatoia. Una strada sterrata che passa in mezzo ai boschi. Salgo a Pereto e appena finito il paese inizia lo sterrato. Più che sterrato una brecciata che avevamo già fatto con un gruppo di giessisti qualche anno fa. Io l”avevo percorsa con il ktm tre volte , ma farla in due col gs mi intimoriva un po. Venti chilometri in prima-seconda. Percorso molto accidentato, ma dopo infiniti scossoni e sobbalzi arriviamo alla meta.
Giornata soleggiata e temperatura di 18 gradi a quota 1500. Due panini e formaggi locali. Ciambelle glassate buonissime, caffè, genziana e siamo a posto. Ci incamminiamo per la visita al santuario circa 1 km a piedi. Tornando su, una sosta riposino e alle quattro scendiamo dalla parte opposta direzione Vallepietra. Altopiani di Arcinazzo, Piglio , Palestrina. Bel giro, ma sconsiglio di fare col gs il tratto sterrato, troppo impegnativo. In alcuni tratti ho fatto scendere la passeggera in quanto davvero ostici. Posto alcune foto. Ciao a tutti.

Alcune foto.

Verso il Santuario.

In mezzo al bosco.

Verso il rifugio.