Passi alpini Italo -Francesi in moto. Luglio 2025

Passi alpini Italo – Francesi in moto. 17-21 luglio 2025

 

Giorni passati in moto 5

Nazioni attraversate 2

Passi e colli alpini raggiunti:

Colle delle finestre, Strada dell’Assietta, Monte Generis, Colle di Costapiana, Colle Bourget, Colle Basset, Colle del Sestriere, Colle del Sommelier, col de Telegraf, col de Galibier, col de Lautaret, col de Izoard, col de Esischie, colle della Fauniera, colle della Lombarda, col de la Bonette, col de Parpaillon, col de l’Allos, col de Champ, gole da Luis, gole du Cians, colle Couillole.

 

 

Prologo

Tutto inizia con un incontro casuale in una pizzeria durante una pausa pranzo, con un conoscente, Giovanni Giordani. Girava intorno alla mia moto parcheggiata fuori la pizzeria. Si avvicina chiedendo che giri avevo fatto con la moto, e dicendomi che lui aveva un programma per la settimana successiva di percorrere una parte della “route de grand Alp” con relative deviazioni, e vari passi Italiani nel versante Piemontese. Il programma era interessante. Gli chiedo che moto possiede e la risposta è non ho la moto,  ”la prendo in affitto a Susa”!! Gli rispondo, l’idea mi piace, te lo faccio sapere qualche giorno prima della partenza. Lui conferma, se non vieni comunque io vado da solo! Mi spedisce il programma. Dopo qualche giorno mi chiama, chiedendomi consigli su una moto che vuole acquistare. Si tratta di una Bmw f 850 gs Adv, poco usata, nuovissima di un suo amico. Gli confermo: gran bella moto. Il giorno dopo conclude l’affare e la prende. Io gli confermo che prendo parte al giro.

 

Giovedì 17 luglio 2025.

Appuntamento alle ore 10:00 al bar per la partenza. Entrambi entusiasti. Percorriamo l’autostrada fino a Firenze deviando per Viareggio e risalendo per La Spezia, Genova, Alessandria, Torino, fino a fermarci a Susa. Sono le sei. Abbiamo percorso circa 750 km. La giornata è soleggiata e caldissima, con punte di 38 gradi. Troviamo un hotel in centro città, e un ristorantino per la cena.

 

Venerdì 18 luglio 2025.

 

Abbondante colazione e inizio giro programmato. La prima tappa è il colle delle Finestre, percorrendo la strada sterrata fino a quota 2178. Proseguiamo per la strada dell’Assietta, raggiungendo i 2550 metri alla Testa dell’Assietta, a seguire il monte Genevris a quota 2545. Giornata bellissima, panorami unici. Continuiamo, colle di Costapiana, colle Bourget, colle Basset, colle del Sestriere, per arrivare a Sestriere, la nota stazione sciistica invernale. Abbiamo percorso quasi sessanta km di strade sterrate, in buone condizioni. Vista la bellissima giornata e il tempo a disposizione, decidiamo di recarci a Rochemolles. Questi non è altro che il punto di partenza della strada che porta al colle del Sommelier. Dopo quaranta km di strade stupende, arriviamo al paese, e seguendo la segnaletica siamo all’inizio della strada che sale al colle. Il pedaggio da pagare è di otto euro cadauno. Il colle del Sommelier, è la strada sterrata più alta d’Europa, arrivando fino a quota 3009 metri. La scalata al colle è lunga 20 km. Ci fermiamo al rifugio Scarfiotti a quota 2165 e prendiamo un panino e l’acqua. Riprendiamo il percorso, molto accidentato, con passaggi veramente ostici. Salendo incontriamo altri motociclisti e auto 4×4 che scendono. Sicuramente non è una strada per chi soffre di vertigini. Assenza di qualsiasi parapetto, e strapiombi da brivido. Arriviamo in cima e parcheggiamo accanto al laghetto del ghiacciaio sovrastante. Bellissima esperienza. Facciamo un giro nel rifugio-museo, scattiamo le foto di rito, e poi troviamo un angolo dove consumare il pranzo. La discesa è abbastanza impegnativa, complice una carovana di auto tedesche che scendevano davanti a noi. Comunque quando ci sentivano arrivare rallentavano e ci davano strada. Torniamo a Rochemolles, facciamo rifornimento e imbocchiamo il tunnel del Frejus che ci porta in Francia. A Saint Martin D’Arc ci fermiamo. Troviamo un Hotel centrale. In un ristorante all’aperto nel centro storico concludiamo la serata. Percorsi circa 320 km. Giornata stupenda, soleggiata, calda. A quota 3000 la temperatura era di circa 15 gradi.

 

Sabato 19 luglio 2025.

 

Oggi ci aspetta un’altra giornata di tornanti da godere e panorami unici. Iniziamo puntando il Col de Telegraf a quota 1556, proseguiamo per raggiungere il famoso Col du Galibier a quota 2646. L’aria che tira è frizzantina, ma il sole splende prepotentemente. Scendiamo al col de Lautaret. Una fermata è d’obbligo. Dopo aver attraversato la cittadina di Briancon saliamo sul col de L’Izoard siamo a 2361 metri. Rientriamo in Italia attraverso il colle dell’Agnello. La quota toccata è 2748 metri. Discesa chilometrica fino a Sampeyre. Sembra che vuole piovere. Indossiamo l’antipioggia, ma di acqua niente. Solo qualche nuvola minacciosa. Giriamo su una stradina stretta per raggiungere il colle d’Esischie, e a seguire il colle della Fauniera. Posti molto noti per il fatto che spesso qui passa il giro ciclistico d’Italia. Scendendo, una fermata ad una baita di montagna vista l’ora è d’obbligo. Tagliere e dolcetto. Valcavera, Demonte, Vinadio, e risaliamo per il colle della Lombarda per portarci nuovamente in Francia. Rapida fermata e discesa passando per Isola, Santo Stefano di Tinia e nuovamente si risale. Obiettivo: Colle della Bonette, il valico asfaltato più alto d’Europa. Quota 2802 metri. Classica foto di rito. Bella la discesa che ci porta a Barcellonette. Non troviamo l’hotel e torniamo indietro a Le Condamine -Chatelard, dove ci accoglie un bellissimo hotel con annesso ristorante accanto alle piste da sci, a quota 1800 circa. E’ tardi, siamo stanchi. Percorsi oggi quasi 400 km. Giornata calda e soleggiata a tratti qualche nuvola.

 

 

 

Domenica 20 luglio 2025

 

Perché siamo qui? Perché la strada sterrata che sale al colle del Parpaillon e relativo tunnel da attraversare inizia proprio qua! Dopo un abbondante e ricca colazione imbocchiamo la sterrata che ci porta su, ma ad un certo punto un cartello ci avverte che il tunnel è chiuso per una frana dal lato opposto. Quindi la strada è chiusa. Giovanni si ferma, io continuo imperterrito. La voglia di raggiungere il tunnel è più forte. Dopo alcune curve a gomito molto impegnative continuo. Alcuni canali di scolo dell’acqua molto profondi, tanto quasi da caderci dentro non mi intimoriscono e per finire, tratti di pietraia con sassi smossi e scaloni davvero impegnativi. La strada è stretta, sono solo, girare la moto quasi impossibile, se cado sono dolori. Impossibile rialzare la moto. Continuo e, ad un certo punto riesco a vedere il tunnel. Percorro gli ultimi cinquecento metri con gioia. Arrivo all’imbocco del tunnel. Non c’è nessuno. Quota 2783. Scatto le foto. Torno indietro e ritrovo il mio amico che mi aspettava. Undici km di vera follia a salire. Altrettanti a scendere. Torneremo quando riaprirà ci siamo detti. Riprendiamo il nostro giro. Il colle dell’Allos è il primo obiettivo. Quota 2247. Proseguiamo per il col de Champ  a 2089. Attraversiamo le gole di Daluis fino a giungere nel bellissimo borgo di Entrevaux. Proprio qui ci siamo fermati con Flavia un mese fa, al ritorno dal giro delle isole Baleari. Continuiamo attraversando le gole du Cians. Bellissima strada che attraversa tutta la gola alternando gallerie naturali a quelle artificiali. Arrivati in cima al paese di Boglio giriamo per il colle della Couillole. Quota 1667 metri. Altra magnifica strada. Il nostro programma si conclude qui. Riprendiamo la strada cercando di tornare in Italia, e ci fermiamo a Imperia. Un bellissimo hotel ci accoglie. La cena altrettanto ottima. Percorsi oggi circa 400 km. Giornata soleggiata e calda.

 

Lunedì 21 luglio 2025.

 

Mancano 650 km per arrivare a casa. Tutta autostrada. Ci separiamo a una stazione di servizio a Savona. Io vado più veloce, Giovanni se la prende più comoda. Alle quattordici e trenta sono a casa. Lui arriva alle diciassette.

 

Bellissimo giro. Avevo già percorso la Route, una volta in compagnia, una volta con Flavia. Stavolta in due, affiatati, pochissimi tempi morti! Un’occhiata e si ripartiva. Ritmi veloci. Quello che piace a me. Per la notte abbiamo optato per la soluzione” camere separate”. La migliore in assoluto. Mentre si cenava la sera, già si discuteva sul prossimo giro da fare!!!