Viaggio in India, Rajasthan, Delhi e Varanase. 09 novembre – 25 novembre 2024.

Viaggio in aereo in India. Rajasthan, Delhi e Varanase.

 

Report viaggio in India             09-24 novembre 2024

      

In India non si può andare in motocicletta. Per questo viaggio ci affidiamo all’organizzazione della Memphis Tour viaggi, la stessa agenzia che ci ha organizzato il viaggio in Egitto lo scorso anno. L’India è una nazione grandissima, noi abbiamo scelto il tour della regione del Rajasthan, la terra dei re, dei maragià Indiani, delle loro fortezze, dei maestosi palazzi, laghi e giardini. Delle Havelie, residenze di ricchi commercianti. Ricca di cultura e architettura da lasciare senza fiato. I tour comprendeva anche la visita della capitale Nuova Delhi, metropoli dai mille risvolti, e la visita della città di Varanasi, una città unica nel suo genere.Abbiamo svolto l’intero tour con un’auto privata condotta da un autista e una guida turistica indiana che parlava la nostra lingua. Abbiamo scelto come sistemazione per la notte alberghi a cinque stelle.

Programma svolto.

Primo Giorno:

Il nostro volo parte da Fiumicino alle 12:55. Parcheggiamo la nostra “pandina” al parking go. Arriviamo con congruo anticipo. Sbrighiamo le formalità, imbarchiamo i bagagli e ci dirigiamo al gate. Il volo parte in orario. Aereo pieno, direzione Nuova Delhi. Durata quasi 8 ore. Arrivati a Delhi ci aspettava un incaricato dell’agenzia che, prima ci fa cambiare il denaro, poi ci procura una scheda sim indiana per il telefonino. In India internet funziona benissimo, ovunque. Nel parcheggio troviamo l’autista e la guida che ci portano in Hotel. Sincronizziamo gli orologi all’ora locale. 5 ore indietro rispetto all’Italia.

Secondo Giorno:

Iniziamo il tour con la visita della Jama Masjid, la principale e più famosa moschea dell’antica Delhi. Proseguiamo per il Raj Ghat, il luogo dove ci sono le ceneri del Mahatma Ghandi. Facciamo un giro nella vecchia Delhi nei mercatini, bancarelle, edifici cadenti, Andiamo poi al Gateway of India. Sembra un arco di trionfo, ma in realtà è un memoriale per ricordare i caduti indiani nelle varie guerre.   Proseguo per i vari edifici governativi. Il tempio di Birla è l’unico aperto a tutte le religioni e le caste. Il tempio di Sikh, luogo di culto, e il minareto Qutub Minar, il più alto minareto in mattoni al mondo, concludono la giornata esplorativa di Delhi. Nuova Delhi, una città impressionante. Dal lusso alla povertà. Qui tutto è forte e intenso. Dalle baraccopoli ai grattacieli, dai vicoli della città vecchia con fogne a cielo aperto e la spazzatura che la fa da padrone, a quartieri residenziali con ampi parchi curati e pulitissimi.

Terzo giorno:

Partenza per Nawalgath,  e proseguo per Mandawa dove abbiamo pernottato. Visita delle più importanti Haveli Un Haveli è una casa tradizionale indiana,di ricchi commercianti. Quello che risalta in queste dimore è  il carattere storico e architettonico. Museo Dr. Ramnsth, Haveli Aath, Ramdevji mandir, e altri edifici storici. Giro nei centri storici e mercatini locali.

 

Quarto giorno:

Visita della cittadina di Fathepur. Diwan i kash, Panch  Mahal, palazzo della sultana, porta della Vittoria. Proseguo per Bikaner,dove abbiamo fatto un giro della cittadina in carrozza, visitato il forte Junagarth e infine il tempio dei Topi! Qui davvero per entrarci ci vuole coraggio. Noi siamo entrati. Si entra a piedi scalzi, escrementi da tutte le parti. Topi che ti passano sopra i piedi. I locali fanno a gara per farsi passare sopra i piedi un topo. Porta fortuna. Arrivati all’hotel dove dovevamo pernottare, era in corso un matrimonio che durava tre giorni. Un resort gigantesco. Centinaia di invitati. Balli, canti, cibo a volontà.

 

Quinto giorno:

Partenza per Jaisalmer. La città d’oro del Rajasthan. Si trova nel cuore del deserto del thar molto vicino al confine col Pakistan. Ci spingiamo oltre la citta, in pieno deserto per un giro in cammello fra le dune. Torniamo indietro e troviamo il nostro hotel per la notte.

 

Sesto Giorno:

La prima cosa che ti colpisce arrivando qui è il forte palace. Palazzo del maragià. Alto sette piani, sulla sommità del centro del paese in posizione dominante. Una vista spettacolare nel paese sottostante e nel deserto che lo circonda. Ospita un museo interattivo.  Nel paese si trovano una serie di Haveli finemente decorate. Ci spingiamo nei vicoli stretti per andare al bazar ricco di negozietti di artigianato locale e non. Gadisar lake è un lago artificiale in cui si possono ammirare piccole isole di templi in pietra. Visitiamo i sette templi giainisti all’interno del forte, e scesi alcune Haveli.

 

Settimo giorno: 

Partenza per la città di Jodhpur. Il forte di Mehrangarth, una fortezza impressionante, che era la dimora dei regnanti è l’attrazione principale della città. Una meraviglia. Ci spostiamo al Jaswant thada un templio in marmo bianco, e poi alla torre dell’orologio. Finiamo poi nel mercato cittadino,  attraverso vicoli brulicanti di gente.

 

Ottavo giorno:

Partenza per Ranakpur. Qui visitiamo uno dei più belli e famosi templi giainisti. Continuiamo per Jodhpur, dove ci fermiamo per la visita dei templi di Eklingji e Nagda.

Nono Giorno:

Restiamo a Jodhpur per visitare il maestoso palazzo city palace, dimora della famiglia reale. A seguire visitiamo il giardino delle fanciulle shaelion ki bari, e fra le caotiche viuzze del bazar andiamo al templioJagdish Mandir. Verso sera facciamo un giro in barca sul lago pichola, per assistere al tramonto.

Decimo giorno:

Riprendiamo il tour con destinazione la cittadina di Chittorgarh. E’ qui il più grande forte dell’India. Ha diversi templi e molti palazzi con meravigliosa architettura Rajput. Quasi tutta la giornata la passiamo all’interno del forte, tante sono le cose da vedere. Proseguiamo per Pushkar.

Undicesimo giorno:

Oggi in programma abbiamo il tempio di Brahama. Il primo contatto con la citta inizia dal mercato centrale, che si sviluppa nel centro storico intorno alle rive del lago. Classico mercato indiano dove vendono di tutto e di più. Per passare bisogna farsi strada tra pedoni e bovini. Su una stradina laterale si affaccia il tempio di Brahama. Qui non è permesso portare nulla. Scarpe, borse, macchine fotografiche, telefonini, nulla. Dai bordi del mercato ci sone varie scalinate, i gath, che scendono verso il lago sacro. Ci spostiamo a Jaipur, visitando il meno turistico “tempio delle scimmie”. Una serie di tempi con all’interno tantissime scimmie pronte e elemosinare una nocciolina, oppure a farsi dispetti tra di loro. Continuiamo per la visita al tempio di Birla e una sosta fotografica all’ Albert Hall Palace.

Dodicesimo giorno:

 

Visita del forte di Amber. Maestoso. Il palazzo del maragià, e l’osservatorio di Jai Singh.

Tredicesimo giorno:

Il pozzo di Chant Baori situato nel villaggio di Abbaneri è la nostra prossima destinazione. A fianco il tempio indù di Harshat Mata. Proseguo per l’antica citta di Fatehpur, la città della vittoria, ospita numerosi palazzi, residenze reali, templi, moschee. Visita in serata del forte rosso di Agra.

Quattordicesimo giorno:

 

Intera giornata dedicata alla visita del Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo. Nel pomeriggio ci rechiamo all’aeroporto di Delhi per imbarcarci con destinazione la città sacra di Varanasi. Durata del volo un’ora e mezza. All’arrivo ci aspetta un addetto dell’agenzia con autista che ci portano in hotel.

Quindicesimo giorno:

All’alba molto presto, iniziamo con un giro in barca sul fiume sacro Gange, per vedere i “ghats”, scalinate che dalla sponda del fiume arrivano fino dentro l’acqua, e i luoghi della cremazione. Si vedono i fedeli che si bagnano per purificarsi nelle acque del fiume. Consultare gli astrologi, partecipare ad antichi riti, liberarsi dal karma negativo. Si vedono le pire, i cumoli di legna, pronti per accogliere i morti che arrivano a tutte le ore del giorno e della notte. Saliti sulla terraferma ci incamminiamo verso questi posti per vedere da vicino come avviene realmente tutto ciò. Torniamo in albergo per la colazione attraversando le strette viuzze del centro storico. Traffico caotico di gente, automobili, carretti, tuk tuk,motorini, bovini a piede libero.Riprendiamo la guida e ci porta al tempio di Durga, il Tulsi Manas Mandir e l’università Indù di Benares. Facciamo un’escursione a Sarnath, la città buddista sepolta, dove Budda tenne il suo primo sermone. Visitiamo le rovine, il tempio Buddista, il museo e il tempio Bharat Mata. Alla sera ci rechiamo di nuovo nel “ghat” più importante per assistere alla cerimonia serale dell’”Aarti”. E’ una cerimonia di purificazione. Scalinate gremite di gente. Canti, balli, rituali, suono di campane. Da vedere assolutamente.

 

Sedicesimo giorno:

 

Ci trasferiamo all’aeroporto di Varanasi con destinazione Nuova Delhi. Arriviamo a Delhi e l’autista ci porta a vedere  l’università di Delhi e il tempio Swaminarayan Akshardhan. Uno dei luoghi più suggestivi di Delhi. Meraviglioso. Dopo aver recuperato i bagagli, aspettiamo l’apertura del chek in per l’imbarco per l’Italia. Il volo parte alle tre e mezza di mattina. Sbarchiamo a Fiumicino alle otto e mezza ora di Roma. Andiamo a recuperare la macchina e alle undici siamo a casa.

 

 

 

Tra i diversi viaggi, quello in India del Nord è stato sicuramente indimenticabile per la ricchezza di storia, paesaggi e culture in cui ci siamo potuti immergere.

Sbarcati dall’aereo in piena notte a Delhi, trafficata ed immersa nello smog, un autista ci ha accompagnati in albergo, dove siamo stati accolti con corone di fiori. Dopo un breve riposo, il viaggio alla scoperta del Rajasthan ha avuto inizio.

Si partiva sempre dopo le otto e si viaggiava con la nostra auto con autista e guida che parlava la nostra lingua, per raggiungere le diverse mete da visitare.

L’itinerario ci ha portati fino al Grande Deserto Indiano, ai confini con il Pakistan, passando per Bikaner e Jaisalmer: città d’oro ai confini del deserto, con la famosa fortezza e gli edifici costruiti in arenaria gialla.

Abbiamo poi proseguito in direzione sud per raggiungere Jodhpur (città blu) e Udaipur (la città bianca sul Lago Pichola).

In seguito, abbiamo viaggiato verso l’interno per raggiungere Jaipur, la città rosa con il famoso Palazzo dei Venti. E Agra, dove abbiamo potuto ammirare il mausoleo Taj Mahaluna delle sette meraviglie del mondo.

Ultima tappa è stata l’imperdibile Varanasicittà che esalta la religiosità che si respira in tutta l’India, raggiunta con un volo interno.

Capitale spirituale di tutti gli Induisti, l’antica Benares si adagia sulla riva del Gange, grande fiume sacro dove le persone spargono le ceneri dei loro defunti, affinché essi ritornino nel grande circuito di anime, presso il dio Visnù.

Coinvolgenti sono i riti che si svolgono sul Gange e in riva ad esso. Cerimonie funebri, immersioni purificatrici, i saluti alla dea Ganga all’alba e, soprattutto, al tramonto, con canti mantra e offerte di lumini e fiori, depositati sull’acqua dai numerosissimi pellegrini e turisti che affollano il fiume con le barche.

Ci siamo fermati spesso a visitare piccoli centri, fortezze e templi minori, ma non meno belli dei più famosi. Abbiamo percorso strade larghe e trafficate da carretti, moto, biciclette, cammelli, camion carichi di merci all’inverosimile, gruppi di jainisti… Strade che si snodavano in mezzo al deserto o che attraversavano paesi affollati, dove si poteva notare la modernizzazione in atto: case dimezzate per far spazio a nuove superstrade in costruzione.

Oltre al piacere di poter ammirare dal vero le bellezze profusamente documentate dai media, ci è piaciuto entrare in contatto con usi, costumi, colori, sonorità, profumi e odori, a volte non proprio gradevoli, del Paese.

È stato bello vagabondare tra vicoli e bancarelle dei mercati, animati da moltitudini di bambini e uomini, donne con vestiti coloratissimi, santoni, musicisti e animali (cinghiali, scimmie, capre e le immancabili vacche).

Ci è piaciuto mangiare nei ristoranti locali, consumare street-food, visitare laboratori artigianali per conoscere meglio le lavorazioni di lana (tessuti di cashmere e tappeti), seta (sciarpe e stoffe) e pietre preziose (gioielli).

Una delle esperienze più particolari ed indimenticabili, è stata quella di percorrere i centri città con ciclorisciò ed i famosi tuk-tuk. A dir poco spettacolare è l’abilità dei conducenti nel destreggiarsi, senza incidenti, nel traffico alienante (per i suoni assordanti) e caotico (per la quantità dei mezzi in movimento).

Attraversare le strade cittadine è una vera e propria impresa! O si invecchia a bordo strada o… Ci si butta!

È stato un viaggio impegnativo, dai grandi contrasti, desiderato da tempo, che ci ha fatto sognare e che, indubbiamente, rimarrà nel nostro cuore per sempre.