Elefantentreffen in moto, gennaio 2016.

 

Report del viaggio in Germania a Solla dal 28 al 31 gennaio 2016.

L’elefantentreffen, è un celebre raduno motociclistico  invernale che si tiene nella foresta di Thubmansbang-Solla, in Germania, ai confini con la Cecoslovacchia, dal 1956. La data è sempre a fine gennaio. E’ caratterizzato da temperature sempre al di sotto dello zero, presenza di neve, e la location è una vecchia cava in disuso nella foresta. Mediamente partecipano quattro- cinquemila motociclisti.

Ciao, andare all’Elefantentreffen era una cosa che mi incuriosiva da parecchio tempo.

La partenza per l'Elefantentreffen
La partenza per l’Elefantentreffen

Anno dopo anno si rimandava , l’anno scorso ci sono andato vicino, ma una nevicata il venerdì mentre mi trovavo a Canazei mi ha bloccato e sono dovuto tornare a casa.

Per quest’anno era deciso che ci dovevo andare, era tutto pronto, ma una settimana prima la triste notizia di una riunione di lavoro proprio il venerdì.

Accidenti ancora rimandare.

Rifornimento a TrentoPoi mercoledì pomeriggio mi arriva un messaggio, la riunione è rimandata a lunedì prossimo. Ma allora posso partire! La moto segna 159.000 km e avevo già acquistato tutto il materiale per il tagliando. Vado a casa cambio l’olio, il filtro dell’olio, il filtro dell’aria, l’olio del cambio, l’olio del cardano, le candele, la cinghia dell’alternatore.

Controllo le pastiglie dei freni ma per altri 3-4mila km. vanno bene. Aggancio le valigie , lego la tenda , sacco a pelo da alta montagna, …. pronti via.
Giovedì mattina alle sette sono già in viaggio; giornata bellissima!

Tappa colazione a Orte, tappa panino a Trento, alle 15:30 sono a Monaco. Percorsi 930 km.
A Trento trovo 12 gradi, a Monaco addirittura 16! Vedo dall’autostrada un albergo, esco e trovo la camera 49,00€. Ho pensato di fermarmi qui in modo che domani devo fare ancora 170 km arrivando di mattina posso fare le cose con calma.

Dopo la doccia alle sei ero già in strada per trovare un locale per cenare e dopo 100 mt. lo trovo. Stinco gigante con patate e dolce alla panna e cioccolato ovviamente annaffiati con boccale di birra.

La mattina successiva me la prendo con calma alle dieci arrivo a Solla. Sulla strada incontro decine di altri motociclisti. L’impatto non è dei più rosei. La fila delle moto parcheggiate fuori dalla buca arriva già a 700-800 metri. Vado oltre fino alla reception, parcheggio temporaneo per fare il biglietto. Trattasi di euro venticinque che ti danno diritto a: un posto tenda , l’ingresso della moto, l’ingresso per una persona, un adesivo, una medaglietta piccolissima, un opuscolo in tedesco.

Io me ne guardo bene di andare dentro la buca con la moto. Già all’ingresso si pattinava poi la buca è tutta in discesa. La lascio fuori e per fortuna trovo un posto a cinquanta metri. Scarico i bagagli e inizio a trovare un posto nel pianoro per non scendere giù, ma è tutto pieno.

Mentre giravo trovo un gruppo di italiani ai quali chiedo se potevo mettermi dietro la loro grande tenda. Subito mi sparano si va bene …. ma porta 5 birre. OK rispondo al volo, però mi prestate anche la pala per spalare la neve dove piazzare la tenda.

La tenda parzialmente montata.

Vado a comprare la paglia per un migliore isolamento e monto il tutto. Sistemata la tenda passo tutta la giornata a passeggiare sulla strada principale dove arrivano uno dopo l’altro altre moto e poi mi sono fatto diversi giri in tutta la buca per rendermi bene l’idea di cosa è l’Elefantentreffen.
La buca è fatta a gradoni con una strada sterrata che arriva fino in fondo. Poi ci sono diverse stradine laterali. Neve (poca quest’anno) e fango ….tanto fango.

La temperatura era circa 6 gradi. Tende, tantissime piccole , medie, grandi, tendoni ancora più
grandi. E le persone, in maggioranza gente di età piuttosto avanzata. Tutti attorno ad un fuoco acceso in molti casi con una pentola sopra che chissà cosa conteneva. E poi birra, tanta birra! Tutti intenti a chiacchierare.
Le moto accanto alla tenda parlavano da sole, piene di fango, attrezzate con le più disparate tecnologie per trasformarle in furgoncini da carico. Molti personaggi vestiti alla carnevalesca, più che un motoraduno sembrava un girone dantesco.

Guerrieri a pranzo.

Intanto mi chiedevo: ma che senso ha tutto ciò? Stare uno, due, tre giorni li dentro arrampicati
sulle sponde della buca .
Più giravo più il mio concetto di Elefantentreffen diventava negativo.
Mia personalissima opinione: sembrava un branco di sbandati. A occhio e croce potrebbero essere 3-4mila. Senza corrente, senza acqua, senza bagni. Anzi i bagni chimici c’erano sulla strada principale.

Uno per gli uomini e uno per le donne. Avete capito bene N. 2 bagni per 4000 persone!!!!!!!!
Prezzo un euro per entrare.
Vi lascio immaginare la mattina che sono andato via la fila dove arrivava.
Il resto usava il bosco attiguo.

La sera alle nove circa mi infilo dentro la mia tendina e cerco di dormire, ma le grida, gli schiamazzi, le moto rombanti che salivano e scendevano nella buca, il continuo avanti indietro di personaggi improbabili, hanno reso la notte abbastanza tragica.

La tenda pronta per l’uso.

Come inizia ad albeggiare spicchetto la tenda, rifaccio i bagagli, e via a casa.

La temperatura era  intorno a  zero gradi, e le strada insidiosa. Percorro cento km di strade statali, poi tutta autostrada fino a casa. Passato il Brennero la temperatura si attesta sui 12 gradi.

Cosa mi rimane di questi tre giorni. A me piace andare in moto e pur avendo percorso in tre giorni oltre 2000 km mi sento profondamente appagato.

Furgoncino porta legna!

Per quanto riguarda il raduno in se mi sembra una follia. Ma tutto è opinabile.

Motociclisti, strana meravigliosa gente!

 

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Un commento su “Elefantentreffen in moto, gennaio 2016.”

  1. Grande Massimo. Che senso ha questo evento ? Mentre leggevo questo racconto me lo sono chiesto anche io. Probabilmente è la congiunzione di atteggiamenti e comportamenti che riguardano l’essere un Maverick, un outsider e comunque il trascorrere momenti fuori dalle regole.

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