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uscite in moto
La via Appia.Da Roma a Brindisi. Ottobre 2008
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1000 Rider in Spagna, maggio 2017
Report della partecipazione alla Rider 1000 spagnola in Catalogna.
Rider 1000 Spagnola. 25-31 maggio 2017
La Rider 1000, è una manifestazione motociclistica che si svolge sulle strade della Catalogna, regione Spagnola. Consiste nel percorrere un circuito di strade aperte al traffico, rispettando sempre le norme stradali e i limiti di velocità.
Il percorso parte da Manresa cittadina a nord di Barcellona, e si snoda per tutta la regione Spagnola, terminando sempre a Manresa. L’organizzazione è a cura del motoclub Manresa.
La manifestazione prevede 3 tipi di circuito:
La Rider 300, percorso di 300 km.
La Rider 500, percorso di 500 km.
La Rider 1000, percorso di 1000 km.
In ogni percorso ci sono dei punti di passaggio da rispettare, in cui devi per forza transitare affinché un addetto ti mette un timbro sul “ Passaporto Motociclistico”.
Nel caso della Rider 1000 alla quale ero iscritto io erano 16 punti di controllo.
A fine percorso se sei riuscito a completare il percorso entro le 24 ore ti puoi fregiare del titolo di “Ho completato la Rider 1000”. Foto e iscrizione sul loro sito internet “Rider 1000”.
La velocità media che loro considerano è 50 km/h.
La mia Rider 1000, inizia a dicembre 2015, quando il mio amico Luciano Brag, mi comunica dell’esistenza di tale manifestazione. Lui mi propone la Rider 500, io gli rispondo: Lucia’ che annamo fino in Spagna per 500 km? Almeno 1000!!!!!!
Lui replica tu fa la 1000, io la 500. A febbraio aprono le iscrizioni.
Il 20 febbraio a mezzanotte aprono le iscrizioni e io quel giorno mi trovavo sulla Sila per partecipare al “Silantreffen”. Riesco a collegarmi al sito la mattina alle sette, ma difficolta di linea mi fanno desistere. Al pomeriggio quando arrivo a casa mi collego subito, ma scopro che gli 800 posti disponibili sono terminati! Inizio a mandare e-mail agli organizzatori scrivendo che avevo già prenotato l’albergo per tre notti. Mi rispondono che mi metteranno in lista di attesa e se qualcuno rinuncia mi inseriranno. Dopo una ventina di giorni mi arriva una mail con la quale mi comunicano che mi posso iscrivere avendo una rinuncia da parte di un iscritto. Io salti di gioia, mi collego, mi iscrivo, mando la quota 75,00 euro e loro mi assegnano il numero di partenza, N.8.
Le partenze sono scaglionate nel seguente modo:
Rider 1000 si parte alle 06:00, sei piloti ogni minuto.
Rider 500 si parte alle 09:00, sei piloti ogni minuto.
Rider 300 si parte alle 12:00, sei piloti ogni minuto.
In totale gli iscritti era 2400.
Io contentissimo di avere l’otto come numero di partenza, in quanto avevo preventivato di percorrere il circuito in diciassette ore con una media di 60km/h, e di arrivare alle undici di sera e non fare troppi km con il buio.
La data della manifestazione è fissata per sabato 27 maggio 2017. Iscrizioni il giorno prima, con consegna del “passaporto”, adesivi, mappa del percorso con relative coordinate dei punti di controllo, maglietta, bracciale con numero di partenza, imbraco con bretelle munite di barre fluorescenti ad alta visibilità, buoni per: colazione, vari ristori, e cena. L’amico Luciano mi comunica che vengono anche 4 amici suoi bergamaschi, e che l’appuntamento è per giovedì alle 20:00 in un albergo centrale di Marsiglia. Loro hanno pensato anche a trovare un posto per dormire a Manresa, ma visto il grande afflusso di partecipanti, ci dobbiamo accontentare di un signore che ci mette a disposizione 4 camere in un B&B a una quindicina di km da Manresa.
Giovedì 25 maggio 2017
Partenza alle sette di mattina per Sori, cittadina in provincia di Genova, dove mi aspetta il mio amico Sandro kaa, per pranzare assieme. Percorro la via Aurelia e arrivo alle tredici. Lui mia aspetta sulla strada principale, e parcheggiata la moto nel suo garage, ci incamminiamo verso il porticciolo di Sori dove aveva prenotato due posti in un ristorantino vista mare. Ottimo pranzo, chiacchiere sul mondo delle moto e il tempo passa. Dovendo percorrere ancora oltre 400 km, ci salutiamo. Riparto percorrendo sempre l’autostrada costiera e alle venti meno cinque arrivo a Marsiglia. Posteggiando di fronte all’hotel prenotato noto cinque moto con targa italiana. Erano loro, appena arrivati. Saluti, presa la camera, doccia e una sorpresa: a loro piaccciono i crostacei! MI portano a cena in un ristorante dove tu scegli in un banco a vista quale tipo di pesce mangiare e loro te lo cucinano sul momento. Noi chiaramente crostacei come se piovesse, e visto che non dovevamo guidare, le bottiglie di vino il cameriere nemmeno faceva in tempo a posarle sul tavolo. Dopo cena piccolo giro turistico del porto, e a nanna. Giornata soleggiata e calda, percorsi in totale circa 1000 km.
Venerdì 26 maggio 2017
Dopo colazione tiriamo fuori le moto dal garage dell’hotel tramite un montacarichi, e impostiamo i navigatori su Manresa. I km che ci dividono sono 530 circa. Io con la GS, Luciano con la Honda gold wing, i quattro amici bergamaschi, uno con la bmw 1600, uno con la RT, uno con una KTM 990, e uno con una Kawasaki. Ci fermiamo a pranzo in un autogrill francese, e verso le quattro siamo a Manresa. Facciamo l’iscrizione, prendiamo tutti i gadget, e percorsi altri 15 km verso sud arriviamo al B&B. Doccia e cena in un ristorantino del paese dove eravamo. A mezzanotte siamo a letto.
Sabato 27 maggio 2017
La sveglia per me suona alle quattro e mezza. Per gli altri un paio di ore più tardi. Alle cinque e mezzo sono al ritrovo per la partenza che è fissata per me essendo il N.8 alle 06:01. Ancora è buio, faccio colazione, prendo posizione e sono sulla linea di partenza un quarto d’ora prima, come da regolamento. Mi registrano, mi prendono i km del tachimetro, mi scattano una foto e si parte. Nel mio navigatore, avevo registrato i punti in cui dovevo passare per apporre il timbro sul passaporto. Chiaramente non conoscevo affatto che tipo di strade dovevo affrontare, e un po’ timoroso mi accodo ad altri motociclisti. Passiamo il primo punto dopo 50 km, affrontiamo delle strade quasi di campagna e siamo al secondo punto. Il terzo si trova dopo essersi infilati in una strada di montagna, mezza sterrata, mezza cementata, in mezzo ad un bosco. Mi ingarello con un francese che mi segue a ruota. Affrontiamo il percorso veloci. Io cammino, lui attaccato dietro. Dopo una quarantina di km usciamo su una strada asfaltata e qui spingo sempre di più e lui dietro. Voleva sorpassarmi ma non ci riusciva. Stavamo al limite, ad un certo punto tolgo il gas, e rallento. Lui mi sorpassa ma dopo un km c’è un semaforo, ci fermiamo affiancati e alzando la mentoniera del casco diamo un’occhiata di approvazione. Avevo percorso circa 200 km, ne mancano ancora 800. Guido con un ritmo serrato, e poi non conoscendo il percorso, devo tenere lo sguardo anche sul navigatore. Il percorso ci porta su un santuario a 1500 metri di altezza, con una strada strettissima. Salgo, timbro e riscendo. Continuo il percorso sulle strade della catalogna sulle montagne. Faccio un pieno, riparto. Belle strade, ben tenute, asfalto perfetto. Dopo il passaggio al punto nove, riscendo sulla pianura per raggiungere il punto dieci. Avevo percorso circa 550 km, ma la postazione era all’interno di un ristorante, non sulla strada come le altre. Era una strada statale a percorrenza veloce e io non vedendo nessuno lo salto. Dopo una ventina di km mi rendo che qualcosa non va. Mi fermo riposiziono il navigatore e nel frattempo passa uno spagnolo. Lo fermo e gli chiedo in spagnolo “ma dov’è il punto dieci?” Lui mi risponde: vieni appresso a me. Lo seguo, ma saliamo su un passo e scendiamo nel versante opposto e niente punto. Dopo sessanta km troviamo il punto, vado a timbrare e mi appongono il N. 11. Io chiedo ma dov’è il punto 10? E loro “ al ristorante” sulla statale!. Accidenti, per un momento penso vabbè ma cosa importa, comunque ci sono passato. Poi però rifletto, ma sul passaporto motociclistico mi mancherà comunque il punto di passaggio.
Non mi perdo d’animo. Torno indietro, risalendo il passo e scendendo dalla parte in cui sono venuto. Nel tragitto incrocio tutti i motociclisti che scendevano con seri rischi di scontri. Dopo 70 km arrivo al ristorante per il fatidico timbro.Mi guardano stupiti vedendo sul passaporto il timbro n. 11 .A posto. Riparto per recuperare il tempo perso e ad andatura allegra riesco a passare per gli altri 5 punti ed arrivare a Manresa che è il punto N. 16 alle nove e un quarto dopo 1168 km. E’ ancora giorno.
Praticamente mi sono fermato 3 volte per fare il pieno di benzina, e bevuto 3 bottigliette di acqua. Vado a cena nel centro sportivo allestito per l’occasione e stanchissimo mi faccio altri 15 km per arrivare al B&B. Doccia e a dormire.
Domenica 28 maggio 2017
Metto la sveglia alle sette, in quanto oggi devo percorrere circa 1350 km per tornare a casa. Per fortuna che è tutta autostrada, quindi guida rilassata. Partenza in orario, colazione in autogrill e dopo circa 300 km inizio a sentire una vibrazione strana dalla parte del motore. La mia velocità era sui 130 km/h. Continuo e la vibrazione aumenta. Penso a qualche cuscinetto in zona cambio. Mi fermo a fare benzina e mentre rallento la vibrazione aumentava. Controllo visivamente e tutto sembra ok. Riparto e ora la vibrazione diventa rumore ciclico. Ho percorso circa 400 km, e ora mi accorgo chiaramente che viene dall’albero cardanico. Riduco la velocità a 80 km/h sembra che va meglio. Dopo alcuni km il rumore diventa veramente forte. Penso che da li a poco si rompe qualcosa. Riduco ancora la velocità a 40km/h e il rumore aumenta. Mancano una cinquantina di km al confine e spero di arrivare in Italia dove mi fermerò a Imperia, aspettando l’indomani. Mi metto sulla corsia di emergenza a 20 km/h, il rumore era diventato infernale …. clonck…. clonck. Ad un certo punto mi si blocca la ruota posteriore. Sono le dodici. Per fortuna che andavo pianissimo, controllo la piccola sbandata e mi blocco. Sono a pochi km dall’uscita dell’autostrada per Nizza in Francia. Tramite un addetto delle autostrade che passava gli dico di far venire un carro attrezzi. Dopo un’ora viene un furgone, e non vi dico per caricare la moto con la ruota posteriore bloccata che teatrino. Mi porta nel suo deposito e mi dice che domani mi porterà al concessionario Bmw di Nizza. Oggi è domenica tutto chiuso. Scarichiamo la moto e presa una borsa mi reco nel centro della città alla ricerca di un hotel per la notte, lo trovo, ceno con una pizza aspettando il domani.
Lunedì 29 maggio 2017
L’appuntamento con il deposito dove si trova la moto è alle nove. Disbrigo le formalità litigando con una signora acida addetta all’ufficio che voleva che gli mostrassi il libretto di circolazione della moto, ma me lo chiedeva in modo incomprensibile per me visto che il francese non lo parlo. Alla fine intuisco e glielo prendo. Pago 300 euro i due trasporti e mi portano in concessionaria. Io che pensavo, ma ora come ci parlo con questi? Entro e chiedo se qualcuno parla inglese, no mi rispondono, Italiano? No. Accidenti. Mentre penso a come risolvere il problema, mi viene incontro una signora che lavorava nel reparto amministrativo e mi dice in Italiano: hai bisogno di qualcosa? Non vi dico i salti di gioia che faccio. Tramite lei parlo con i meccanici e mi dicono che smonteranno questa mattina la moto per vedere il problema, e mi comunicheranno il preventivo di riparazione. Esco cercando un albergo nelle vicinanze e un cliente della conce mi accompagna in hotel. Ibis di Nizza. Nel tardo pomeriggio mi chiama la signora comunicandomi che per la sostituzione dell’albero cardanico ci vogliono 1000 euro circa e mi chiede cosa fare. Io rispondo ma quanto tempo ci vuole? Lei: lo ordiniamo subito e mercoledì mattina è qui. Accetto le rispondo. Farò il turista in città nel frattempo.
Martedì 30 maggio 2017
Giornata interamente dedicata alla visita della città. Tutto a piedi. Centro storico, lungomare, porto turistico, città alta. Davvero bella Nizza. Oggi avrò percorso una quindicina di km a piedi. Alla fine ho preso l’autobus turistico che mi ha fatto fare un giro molto largo. Pranzo con panino, cena con pizza, aspettando il domani.
Mercoledì 31 maggio 2017
Stamattina chiamo subito il concessionario e mi dicono che il pezzo di ricambio è arrivato, e lo montano subito. La moto dovrebbe essere pronta per le ore 13:00. Faccio un giro largo visto che la distanza dall’hotel è circa 3 km. Alle 11.30 sono in conce, e dalla vetrata dell’officina, vedo che stanno rimontando il cardano. Alle 12:30 mi chiamano dalla cassa per il pagamento € 1.030,00. Ringrazio la signora interprete e le dico che quando viene a Roma , mi metterò a sua disposizione una giornata accompagnandola nei siti turistici. Sono le tredici e finalmente si riparte per tornare a casa. Faccio tutta una tirata, e i 700 km scorrono veloci. Alle sette circa sono a casa.
In questi sette giorno il meteo sempre soleggiato e temperature sui 28- 30 gradi.
Che dire di questa Rider 1000? A me piace andare in moto, e piacciono le sfide, specialmente quelle con me stesso. I 1160 km percorsi sulle strade della Catalogna in un giorno con ritmi davvero serrati, a volte pure troppo…mi hanno entusiasmato. E’ stata una bella esperienza. Peccato al rientro la rottura del giunto cardanico, ma la moto comunque aveva sul groppone oltre 200.000 km quindi ci posso stare. I miei amici li ho risentiti e mi hanno detto che sono arrivati alla conclusione del giro alle cinque del mattino successivo!!!!. Bella la Spagna, altrettanto bella la Catalogna. Se lo rifarei? Certamente!
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